Teramo Ambiente

TERAMO – Continua a tenere banco, nei fatti della giunta D’Alberto, l’attenzione sulla Teramo Ambiente. Gradimento per il nuovo socio privato, ricorso in appello contro l’aggiudicazione delle quote a Gavioli da parrte dell’imprenditore teramano Franco Iachini e nomina del nuovo presidente della partecipata, tutti insieme sono passaggi che affollano l’agenda comunale. Si parte da oggi, quando nel pomeriggio probabilmente andrà ancora una volta deserta l’assemblea degli azionisti che dovrebbe ratificare la revoca di Pietro Bozzelli e la designazione di Luca Ranalli al vertice della governance. E’ infatti probabile che anche oggi il curatore giudiziale del fallimento Enertech, Marco Basaglia, non parteciperà in audioconferenza da Venezia, e questo non permetterà di raggiungere il numero legale e la validità dell’assemblea. Resta nel limbo dunque Ranalli, che si dice essere impaziente di promuovere un suo personale piano industriale all’interno della TeAm, nonostante poi per statuto non abbia i poteri di amministrazione, essendo questi notoriamente in campo all’Ad che è Pietro Pelagatti. Tutto ciò in attesa dell’arrivo del nuovo socio privato, che sulla carta al momento dovrebbe essere la Comir Srl, società sotto il controllo di Stefano Gavioili, ad della TeAm tra il 2010 e il 2011. Dovrebbe essere, perchè manca ancora un passaggio procedurale verso l’aggiudicazione definitiva delle quote private, sancita dalla vendita all’asta dello scorso 17 aprile. Checchè i rumors ne neghino la necessità, chiunque abbia la pazienza di leggere lo statuto della Teramo Ambiente (e rilegga anche quanto previsto dal bando della procedura competiviva sulle quote), all’articolo 6 troverà l’obbligo del gradimento da parte del sindaco Gianguido D’Alberto. Il sindaco anche ieri ha ribadito che "l’aspetto più importante non è il gradimento rispetto al vecchio/nuovo socio privato ha detto il primo cittadino – ma è il criterio dei servizi: non solo abbiamo l’affidamento scaduto, siamo senza contratto, la prima cosa che farò appena avrò un interlocutore sarà quella di rappresentare quale è questa situazione assieme al nodo Agir, attualmente norma vigente. E’ qui che si gioca la partita vera: sui servizi". 
Ma in cuo suo sa che l’approvazione del comune è fondamentale per ‘accogliere’ Gavioli in società. D’Alberto ha confermato che il gradimento lo condividerà con un passaggio in consiglio comunale (avrà un mese di tempo dalla notifica del tribunale fallimentare di Venezia) che sarà preceduto da un confronto in conferenza dei capigruppo, possibilmente attorno al prossimo 20 giugno. In realtà a prolungare i tempi di questi passaggi poteva intervenire il ricorso in appello di Iachini che sarà presentato ma senza richiesta di sospensione dei termini. Secondo quanto si è appreso, infatti, l’imprenditore teramano neo presidente della Teramo calcio, ha dato mandato ai suoi legali di depositare, all’inizio della prossima settimana, il ricorso ai giudici di secondo grado contro la pronuncia del tribunale fallimentare di Venezia. Il giudice delegato al fallimento dell’Enertech ha infatti ritenuto regolare la partecipazione della società Comir, controllata per intero dal Gruppo Gavioli, all’acquisto del 49 per cento della TeAm. Nonostante, come ritenevano i legali di Iachini, che si trattasse del debitore già titolare dell’enertech fallita.